Cervaro della Sala – Famiglia antinori

Il nome Cervaro trae le sue origini dall’illustre famiglia che fu proprietaria del Castello della Sala nel XIV secolo: i Monaldeschi della Cervara. Uve di Chardonnay, unite a una piccola percentuale di Grechetto, sono state sapientemente assemblate per creare un vino concepito per invecchiare nobilmente nel tempo, incarnando l’eleganza e la complessità di un luogo veramente unico. Il Cervaro della Sala si è distinto come uno dei pionieri dei vini bianchi italiani che hanno intrapreso la fermentazione malolattica e l’affinamento in barrique, con la sua prima annata nel lontano 1985.

Posizionato in Umbria, a breve distanza dal confine con la Toscana, il Castello della Sala si erge come un imponente castello medievale. Le sue terre si estendono su una vasta superficie di 600 ettari, di cui 200 ettari sono dedicati alla coltivazione di vigneti. Questi vigneti si sviluppano a un’altitudine che varia tra i 220 e i 470 metri sopra il livello del mare, abbracciando le dolci colline che caratterizzano l’incantevole paesaggio di questa regione.

Il suolo, prevalentemente argilloso e calcareo, è arricchito da fossili di conchiglie. I vigneti godono di un’ottima esposizione all’orientamento est, beneficiando di ampie escursioni termiche. Il territorio del Castello della Sala è chiaramente predisposto per la produzione di vini bianchi di alta qualità. Un’eccezione merita di essere menzionata: il Pinot Nero trova in questo terroir le condizioni ottimali per esprimersi al massimo delle sue potenzialità.